Zafferana Etnea e il Rifugio Sapienza

Cosa visitare durante la tua vacanza…

Zafferana Etnea sorge a 574 m. s.l.m., alle pendici orientali dell’Etna, il vulcano attivo più grande d’Europa. Si estende fino alla vetta sommitale del vulcano, includendo nel proprio territorio paesaggi di inestimabile bellezza naturalistica, dai fitti boschi alle distese di deserto lavico.
È uno dei comuni del Parco regionale dell’Etna e nel suo territorio rientrano le tre grandi valli che secondo accreditate ipotesi rappresentano la testimonianza della sequenza della genesi del vulcano: Valle del Bove, Val Calanna e Valle San Giacomo.
L’abitato è adagiato in una vallata, ai piedi dei monti Pomiciaro (1715 m s.l.m.), Zoccolaro (1739 m s.l.m.) e Fior di Cosimo (1178 m s.l.m.), disposto in lunghezza parallelamente alla costa jonica, sul cui mare si affaccia come una terrazza.
Collocata in una posizione gradevole per gli amanti della tranquillità e della natura,si trova a metà strada tra il mare e la montagna.
Zafferana rappresenta una delle porte d’accesso al vulcano, grazie alla strada provinciale dell’Etna che la collega alla stazione turistica di Rifugio Sapienza (Nicolosi) da un lato, e a quella di Piano Provenzana (Linguaglossa) dall’altro.

L’Etna sorge sulla costa orientale della Sicilia, entro il territorio della provincia di Catania ed è attraversato dal 15º meridiano est, che da esso prende il nome.
Il vulcano è classificato tra quelli definiti a scudo a cui è affiancato uno strato vulcano; la sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni che ne determinano l’innalzamento o l’abbassamento. Nel 1900 la sua altezza raggiungeva i 3.274 m. s.l.m. e nel 1950 i 3.326 m. Nel 1978 era stata raggiunta la quota di 3.345 m e nel 2010 quella di 3.350 m.
La sua superficie è caratterizzata da una ricca varietà di ambienti che alterna paesaggi urbani, folti boschi che conservano diverse specie botaniche endemiche ad aree desolate ricoperte da roccia magmatica e periodicamente soggette ad innevamento alle maggiori quote.
L’Etna ha una struttura piuttosto complessa a causa della formazione, nel tempo, di numerosi edifici vulcanici che tuttavia in molti casi sono in seguito collassati e sono stati sostituiti, affiancati o coperti interamente da nuovi centri eruttivi. Sono riconoscibili nella “fase moderna” del vulcano almeno 300 tra coni e fratture eruttive. La zona risulta anche a moderato rischio sismico per effetto anche del tremore del vulcano.

È uno dei centri turistici internazionali di maggiore rilievo della Sicilia per il suo incantevole paesaggio naturale, le bellezze marine e i suoi monumenti storici. Situata su una collina a 206 m di altezza sul livello del mare, sospesa tra rocce e mare su un terrazzo del monte Tauro, in uno scenario di bellezze naturali unico per varietà e contrasti di motivi.
Esaltata dal teatro greco, dalla maestosa imponenza dell’Etna, dall’incantevole costa di Capo Taormina e dell’Isola Bella.

Distanza dal Bed and Breakfast: 25 Km / 30 minuti in auto tramite autostrada A18 CT-ME

Il centro di Acireale è la Piazza del Duomo, su cui si affacciano alcuni degli edifici più importanti della città, tra cui la Chiesa Cattedrale, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il Palazzo del Comune, il Palazzo Modò.
La Cattedrale è dedicata a Maria Santissima Annunziata, ma è comunemente attribuita al culto di Santa Venera, la patrona.
La Basilica Collegiata di San Sebastiano è la chiesa più importante di Acireale, dichiarata monumento nazionale. Realizzata a partire dal Settecento, presenta una facciata a più ordini, preceduta da una balaustra. L’interno è ricco di affreschi di Paolo Vasta.
Il Corso Umberto è il passeggio della città, via lungo la quale prospettano i diversi palazzi nobiliari. Svoltando a sinistra, dopo circa 350 m, si arriva in Piazza Garibaldi (detta ‘la piazzetta’, dagli acesi), dove è collocata al centro la statua dedicata ai caduti dello scultore acese Michele La Spina. Inoltre nel lato ovest della piazza prospetta il Teatro Maugeri, molto in voga negli anni sessanta. Proseguendo in Corso Umberto, per altri 500 m, si raggiunge Piazza Indirizzo, dove sulla destra si trova l’ingresso alla Villa Belvedere, inaugurata nel XIX secolo e nel lato a nord il prospetto della Chiesa dell’Indirizzo, in stile neoclassico. Sono di minore importanza i palazzi nobiliari Musumeci (con portale d’ingresso in pietra lavica scolpita) e Calanna e le chiese di San Biagio, Santa Maria degli Angeli, della Madonna del Carmelo nel quartiere Carmine, San Domenico, San Filippo Neri, Santo Rocco, Maria Santissima Odigitria e Maria Santissima Maddalena. Altre chiese si trovano dislocate nei vari quartieri del Comune e il numero totale giustifica l’appellativo di città dai cento campanili.
La Timpa è un promontorio di circa 80 m di altezza a ridosso della costa di Acireale. Dal 1999 è diventata riserva naturale orientata. È caratterizzata da rocce di origine vulcanica a gradinate e da diverse faglie nelle quali cresce una fitta vegetazione; il territorio della riserva si presenta conservato ed in larga parte incontaminato, pur se inserito in un contesto particolarmente antropizzato, come la costa orientale a nord di Catania.

Distanza dal Bed and Breakfast: 7km / 8 minuti in auto

Nel corso della sua storia è stata più volte distrutta da eruzioni vulcaniche (la più imponente, in epoca storica, è quella del 1669) e da terremoti(i più catastrofici ricordati sono stati quelli del 1169 e del 1693).
Il barocco del suo centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, assieme a sette comuni del Val di Noto (Caltagirone,Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli), nel 2002.
Monumenti barocchi
Tra i principali monumenti barocchi si ricordano:

  • la Cattedrale di Sant’Agata
  • la chiesa della Badia di Sant’Agata, in via Vittorio Emanuele II
  • la chiesa di Sant’Agata la Vetere, in via Santa Maddalena, sorge su una chiesa del 264
  • la chiesa di Sant’Agata alla Fornace o di San Biagio, in piazza Stesicoro
  • la chiesa di San Francesco in piazza San Francesco, che custodisce le spoglie di Eleonora d’Angiò
  • la chiesa di San Benedetto, in via Crociferi
  • la Chiesa di San Domenico, sull’omonima piazza
  • la chiesa di San Giuliano, in via Crociferi
  • la chiesa di San Nicolò l’Arena, in piazza Dante
  • la Chiesa di San Placido, sull’omonima piazza
  • il Monastero della Santissima Trinità, in via Vittorio Emanuele
  • la Basilica della Collegiata (regia Cappella), in via Etnea
  • il Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, il Palazzo del Seminario dei Chierici e la Fontana dell’Amenano, in piazza del Duomo
  • il Palazzo Biscari, in via Biscari
  • il Palazzo del Toscano, in piazza Stesicoro
  • il Palazzo Reburdone, in via Vittorio Emanuele II
  • il Palazzo Bruca, in Via Vittorio Emanuele II, sede del Museo del Giocattolo
  • il Palazzo Fassari Pace, in Via Vittorio Emanuele II
  • il Palazzo Valle, in Via Vittorio Emanuele II, sede della Fondazione Puglisi-Cosentino
  • la Villa Cerami, in via Crociferi, sede della facoltà di Giurisprudenza
  • la Porta Uzeda in via beato Giuseppe Dusmet
  • la Porta Ferdinandea, detta oggi Porta Garibaldi, costruita nel 1768 e sita in piazza Palestro
  • la fontana dell’Elefante
  • il Convitto Cutelli

Distanza dal Bed and Breakfast: 12km / 20 minuti in auto

(Giaddini o Giaddina in siciliano) è un comune italiano di 9.653 abitanti della provincia di Messina in Sicilia. Anticamente chiamata Nasso, dista 39 km da Messina e 40 da Catania. Al vecchio nome della città (“Giardini”) nel 1978 si è aggiunto “Naxos”, prima colonia greca in terra di Sicilia.

  • Chiesa Maria SS. Raccomandata
  • Chiesa San Pancrazio
  • Chiesa Maria SS. Immacolata
  • Nike di Kalkis rappresenta il simbolo del gemellaggio con Chalkis (1966)
  • Porta di Naxos rappresenta il simbolo del gemellaggio con le Cicladi (2000)
  • Statua di Teocles il fondatore di Naxos
  • Parco Apollo Archageta
  • Il parco archeologico
  • La città Arcaica

Distanza dal Bed and Breakfast: 22km / 25 minuti in auto tramite autostrada A18 CT-ME

L’Alcantara nasce dai Nebrodi a circa 1.400 m dalla Serra Baratta in Provincia di Messina. Dirigendosi impetuoso verso sud entra in Provincia di Catania giungendo in breve nella parte Nord della cittadina di Randazzo: qui muta bruscamente direzione grazie alla “spinta” del suo principale affluente di destra: il fiume Flascio. Rimpinguato notevolmente nella portata dall’affluente l’Alcantara si dirige verso est compiendo praticamente un angolo retto (è da precisare che sulle carte il fiume principale parebbe essere addirittura il Flascio e non l’Alcantara tanto è netto l’angolo di confluenza). Da qui il fiume prende a scorrere tra il massiccio di origine vulcanica del monte Etna a sud e i contrafforti meridionali dei monti Nebrodi e Peloritani a nord, fungendo sino alla foce da confine tra le province di Messina e Catania. Dal comune di Moio Alcantara in poi il fiume inizia a scorrere per lo più incassato, lambendo i centri di Francavilla di Sicilia e Castiglione di Sicilia. Presso Motta Camastra in località Fondaco Motta, dopo aver ricevuto da sinistra il torrente Zavianni, il fiume si inforra in un tratto ingolato costituito da lave basaltiche, vecchie di 300.000 anni, delle fessurazioni pre-etnee, le cosiddette Gole dell’Alcantara, meta assai celebre e frequentata ogni anno da migliaia di turisti. Da Gaggi fino verso Calatabiano il fiume amplia l’alveo per tornare a restringersi in prossimità della foce, nel territorio di Giardini-Naxos, dove solcano le campate del famoso ponte romano Al qantarah (il ponte ad arco), dal quale derivò il nome di questo corso d’acqua. La foce avviene nel Mar Ionio e precisamente in località San Marco.
Tra i comuni attraversati ci sono:Floresta, Santa Domenica Vittoria, Randazzo, Mojo Alcantara, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Motta Camastra, Graniti, Gaggi, Calatabiano, Taormina e Giardini Naxos.

Distanza dal Bed and Breakfast: 23km / 30 minuti in auto

È un albero di castagno plurimillenario, ubicato nel Parco dell’Etna in territorio del comune di Sant’Alfio (CT) nel cui stemma civico è raffigurato. Il castagno, considerato come il più famoso e grande d’Italia e oggetto di uno dei più antichi atti di tutela naturalistica – se non il primo del genere – in Sicilia, è stato studiato da diversi botanici e visitato da molti personaggi illustri in epoche passate. La sua storia si fonde con la leggenda di una misteriosa regina e di cento cavalieri con i loro destrieri, che, si narra, vi trovarono riparo da un temporale.

La Leggenda
Si narra che una Regina, con al seguito cento cavalieri e dame fu sorpresa da un temporale, durante una battuta di caccia, nelle vicinanze dell’albero e proprio sotto i rami trovò riparo con tutto il numeroso seguito. Il temporale continuò fino a sera, così la regina passò sotto le fronde del castagno la notte in compagnia, si dice, di uno o più amanti fra i cavalieri al suo seguito. Non si sa bene quale possa essere la regina, secondo alcuni si tratterebbe di Giovanna d’Aragona oppure secondo altri l’imperatrice Isabella d’Inghilterra, terza moglie di Federico II, secondo altri ancora si tratterebbe di Giovanna I d’Angiò la cui storia verrà collegata all’insurrezione del Vespro (XIV-XV secolo). Tutte queste leggende, molto probabilmente, sono frutto di fantasia popolare; infatti, la regina Giovanna d’Angiò, pur essendo nota per una certa dissolutezza nelle relazioni amorose, è quasi certo che non fu mai in Sicilia. Traendo spunto dalla leggenda, alcuni poeti cantarono la storia del castagno e della regina, fra questi vanno citati Giuseppe Borrello e Giuseppe Villaroel che furono fra i maggiori poeti dialettali catanesi del XIX secolo, e Carlo Parini.

Distanza dal Bed and Breakfast: 7km / 8 minuti in auto

La spiaggia di ciottoli e pietre scure rappresenta la principale ricchezza di Fondachello e della Riviera Ionica Etnea,in estate contribuisce a far divenire la piccola località un grande villaggio turistico dotato di numerosi stabilimenti balneari, con quote altissime di visitatori, prevalentemente stranieri di tutto il mondo. A partire dagli anni del boom economico, il paese di Fondachello, è stato al centro di una crescita e di uno svilluppo turistico non indifferente, vista la posizione geografica favorevole e alcuni chilometri di litorale pianeggiante composto prevalentemente da ciottoli, venendo a costituire la meta vacanziera preferita di tutti turisti di tutto il mondo,e un importante centro turistico. Il paese, da piccolo borgo di pescatori, si è così trasformato in una tra le più caotiche località balneari della Sicilia orientale, a 9 chilometri da Taormina
Fondachello fa inoltre parte di un percorso cicloturistico che parte dalla frazione Ripostese di Torre Archirafi e termina nei pressi del fiume Alcantara.

Distanza dal Bed and Breakfast: 12 Km / 20 minuti in auto.

Uno dei posti più caratteristici della Catania popolare è il mercato del pesce della pescheria sempre rutilante di colori, voci e odori. Un altro caratteristico è il mercato di Piazza Carlo Alberto, meglio conosciuto come Fera ‘o Luni, la cui radice etimologica è stata spesso messa in discussione. L’ipotesi più diffusa è che stia per “Fiera del Lunedì” perché probabilmente il mercato originariamente doveva essere attivo soltanto per tale data settimanale. Nella stessa piazza tutte le domeniche si tiene un importante mercato delle pulci.
Un mercato di “bric a brac” è aperto la domenica sotto gli archi della “marina” nei pressi della Villa Pacini. Altro mercato molto frequentato è quello che si svolge il venerdì in piazza I Viceré nel quartiere nord di Barriera del Bosco. Una risorsa non meno importante riguarda i mercatini rionali di Catania.

(in siciliano Trizza) è una frazione del comune di Aci Castello
Il panorama di Aci Trezza è dominato dai faraglioni dei Ciclopi: otto pittoreschi scogli basaltici che, secondo la leggenda, furono lanciati da Polifemo ad Ulisse durante la sua fuga. I faraglioni compaiono sugli stemmi dei comuni di Aci Castello, Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Catena. Poco distante dalla costa (a circa 400 m di distanza), è presente l’Isola Lachea, identificata con l’omerica Isola delle Capre e che attualmente ospita la sede di una stazione di studi di biologia dell’Università degli Studi di Catania.. Centro peschereccio di antica e notevole tradizione, è famoso per il suo paesaggio.

Distanza dal Bed and Breakfast: 10km / 20 minuti in auto